Finalmente è tempo di Pasqua per tutti! Le scuole chiudono, cominciano le vacanze, si sta in famiglia e si festeggia tutti assieme la Pasqua. E naturalmente è d’obbligo la gita fuori porta il lunedì di Pasquetta, ci mancherebbe.

E tuttavia nell’euforia che sta contagiando tutti noi (compreso il sottoscritto) vogliamo condividere con tutti voi un’iniziativa che stiamo portando avanti da qualche giorno. Un’iniziativa scomoda, e molto, perché almeno per qualche minuto rompe quel bel clima prefestivo che ci sta accompagnando in questi giorni prima della Pasqua. Un’iniziativa che, speriamo, possa suscitare in noi tutti una riflessione su quanto sia una fortuna (una grossa fortuna) avere la possibilità di vivere una vita appieno secondo le nostre volontà. Una considerazione quasi banale, non trovate? E tuttavia il grosso problema è che si tratta molto spesso di una considerazione per l’appunto, che si ferma quindi al processo mentale, quasi mai accompagnato dall’esperienza diretta. E per fortuna verrebbe da dire! Il metodo educativo dell’imparare facendo, cioè il trarre insegnamenti dall’esperienza (tanto caro a Baden Powell e alla Montessori), a chi mai piacerebbe vederlo applicato in contesti di sofferenza e di malattia? Nessuno vorrebbe mai capire la bellezza di vivere passando attraverso la sofferenza estrema!

Ma mettiamo un attimo da parte queste considerazioni. Veniamo alla sostanza della nostra iniziativa, che si inserisce nel quadro del progetto “Regaliamo un Sorriso”. L’idea,nata ormai qualche anno fa, vede una collaborazione tra la Juvenes e l’Azienda Sanitaria dell’Alto Adige, nello specifico il Reparto di Cure Palliative Pediatriche. Per i bambini coinvolti abbiamo attuato negli anni tutta una serie di iniziative di raccolta fondi e di sensibilizzazione della comunità bolzanina.

Quest’anno volevamo coinvolgere anche i ragazzi che frequentano abitualmente la Juvenes, affinché possano lasciare un segno ai loro coetanei meno fortunati. Abbiamo deciso quindi di regalare delle uova di Pasqua personalizzate dai nostri ragazzi: ad ognuna di queste è allegato un biglietto di auguri, diverso per tutti. La matrice è unica: come potete vedere in foto è un disegno fatto da Luna, una ragazza di terza media che frequenta il Rainerum e la Juvenes, ma poi ogni ragazzo ha dato libero sfogo alla creatività personalizzando il biglietto.

E quindi non rimane molto da aggiungere. Grazie a tutti i ragazzi che si sono resi disponibili (in particola modo alla nostra artista Luna), grazie a tutti coloro che supportano questo progetto e grazie in ultima istanza ai bambini e ragazzi del Reparto: volti che forse mai vedremo e nomi che forse mai conosceremo, ma che almeno per il tempo di lettura di questo articolo ci spingono ad interrogarci nel senso più profondo di quello che facciamo ogni giorno. A Pasqua, che ci ricorda il rinnovamento e la rinascita, più che mai.

Grazie.